tag:blogger.com,1999:blog-68969612445197001422024-03-14T10:16:29.507+01:00violafragolaViolafragolahttp://www.blogger.com/profile/06195131896983045773noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-6896961244519700142.post-28516439283495832832016-04-18T10:30:00.000+02:002016-04-18T10:30:24.884+02:00Ma come si fa il sapone?<div style="text-align: justify;">
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<span style="font-family: inherit;">Se qualche anno fa mi avessero detto che sarei diventata indipendente anche per quanto riguarda i cosmetici non ci avrei creduto.</span></div>
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<span style="font-family: inherit;">E ad essere sincera non l'avevo proprio preso in considerazione fino a che </span><a href="http://www.briciolepuntini.com/" style="font-family: inherit;">una delle socie</a><span style="font-family: inherit;"> mi ha corrotta con un esperimento durante una vacanza estiva!</span></div>
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<span style="font-family: inherit;">E' iniziato tutto li, i</span><span style="font-family: inherit;">n quell'appartamento di Orsera nel quale non è possibile aprire una porta senza bloccare completamente il passaggio, nel quale abbiamo dormito in tre (perchè ci ha raggiunte anche <a href="http://ipasticcidiiaia.blogspot.it/">l'altra socia</a>) sebbene non ci fosse lo spazio per una persona singola, nel quale abbiamo ringraziato tantissimo la proprietaria che ci ha preparato un buonissimo dolce... che non abbiamo mai assaggiato, nel quale <a href="http://www.briciolepuntini.com/">sempre la stessa socia</a> mi ha fatto bere quella brodaglia che è il caffè turco, perchè lei non l'aveva mai assaggiato...</span></div>
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<span style="font-family: inherit;">E' stato li che ho scoperto che la saponite è infettiva, che difficilmente riesci a liberartene, ma soprattutto che si aggrava molto velocemente, </span><span style="font-family: inherit;">poiché</span><span style="font-family: inherit;"> parte da un semplice sapone per le mani e si evolve arrivando studiare uno shampoo per ogni tipo di capello, balsami labbra, unguenti per le mani e per il corpo.</span></div>
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<span style="font-family: inherit;">E così, al primo esperimento ne sono seguiti altri, ho testato diverse ricette, le ho studiate, le ho modificate, e piano piano mi sto evolvendo.</span></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTMRV5Ryp3fSau60y4b7HdH3kDSn54WwHE3leHX8LzxXSon6vrNtIqX8pM1w8_Ik7XMe2GQqg7lA9evRU5XOvJa8g8-iPTtUDeqhTprC5UZiU0-7aufKEztXow5LrNZdC8KBUxeWhx1cQ/s1600/RIMG1499.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="433" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTMRV5Ryp3fSau60y4b7HdH3kDSn54WwHE3leHX8LzxXSon6vrNtIqX8pM1w8_Ik7XMe2GQqg7lA9evRU5XOvJa8g8-iPTtUDeqhTprC5UZiU0-7aufKEztXow5LrNZdC8KBUxeWhx1cQ/s640/RIMG1499.JPG" width="640" /></a></div>
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<span style="font-family: inherit;">Ma la domanda fondamentale è...</span><br />
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<span style="font-family: inherit; text-align: right;"> ...come si fa il sapone?</span></div>
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Devo ammettere di aver studiato da diverse fonti, di aver cercato e sperimentato, e di essere stata aiutata molto da <a href="http://www.glialchimisti.com/">Gli alchimisti</a>, <a href="http://www.lareginadelsapone.com/">La regina del sapone</a> e <a href="http://www.lasaponaria.it/">La saponaria</a>.</div>
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Ho deciso quindi di iniziare spiegando il procedimento che uso regolarmente, e quali siano gli strumenti necessari per passare all'auto produzione. Una volta imparata la tecnica di base potremmo passare alle ricette che ho sperimentato personalmente!</div>
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Partiamo dagli ingredienti di base:</div>
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<li>soda caustica, o idrossido di sodio;</li>
<li>acqua demineralizzata;</li>
<li>oli o grassi di qualunque tipo, io uso unicamente grassi vegetali ma non è obbligatorio;</li>
<li>eventuali oli essenziali o nutrienti aggiuntivi</li>
</ul>
<h3>
1. prepariamo la soluzione con la soda</h3>
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Pesiamo accuratamente la soda caustica in un contenitore resistente, un un bicchiere di plastica usa e getta va benissimo.</div>
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Pesiamo l'acqua demineralizzata in una brocca di pyrex, un contenitore in silicone, o comunque un materiale resistente agli sbalzi di temperatura e alla corrosione della soda. Io uso sempre uno stampo per dolci in silicone e mi trovo molto bene.</div>
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A questo punto versiamo lentamente la soda nell'acqua, un po' alla volta, mescolando lentamente con un cucchiaio in legno o in acciaio inox, fino al suo scioglimento completo.</div>
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La reazione fortemente esotermica porta la soluzione caustica a raggiungere i 70°C/90°C. </div>
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Stiamo bene attenti a lavorare in un ambiente ben arieggiato, lontano da bambini, con una mascherina filtrante sul viso, degli occhiali protettivi e dei guanti di gomma: eventuali schizzi di soluzione caustica sono corrosivi per la pelle ed estremamente pericolosi per gli occhi. Inoltre è meglio evitare di respirare il vapore che si genera con il surriscaldamento della soluzione.</div>
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Io lavoro sempre nel lavandino della cucina, con la cappa aspirante accesa e la finestra aperta, nonchè mascherina protettiva sul viso. Devo ammettere che non uso gli occhiali, ma solo perchè porto degli enormi occhiali da vista, e non ritengo sia necessaria la mascherina aggiuntiva.</div>
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Lasciamo che la soluzione si raffreddi fino a 45°C/50°C, e intanto occupiamoci dei grassi.</div>
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2. pesiamo i grassi e scaldiamoli</h3>
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Pesiamo l'olio e tutti i grassi necessari al sapone in una pentola in acciaio inox molto capiente e molto alta. Se alcuni di questi sono solidi a temperatura ambiente allora scaldiamoli leggermente prima. Poi, una volta ottenuta la soluzione definitiva, portiamo gli oli a 45°C.</div>
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Fate attenzione perchè la temperatura della soluzione sale molto velocemente, e continua a salire anche dopo che avrete spento il fuoco sotto la pentola. </div>
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3. versiamo la soda negli oli, non viceversa!</h3>
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I grassi e la soluzione caustica devono raggiungere la medesima temperatura, con al massimo alcuni gradi di differenza, prima dell'unione dei due composti.</div>
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Quando abbiamo raggiunto le giuste temperature versiamo lentamente la soluzione caustica dentro la pentola con i grassi.</div>
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4. frulliamo fino al nastro</h3>
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Utilizziamo un frullatore a immersione per far miscelare oli e soda in un composto omogeneo. Vedremo che il composto cambia lentamente colore, da essere giallo scuro e trasparente inizia piano a schiarire e a raddensarsi: dobbiamo ottenere un composto di colore giallo chiaro e completamente opaco e denso.</div>
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E' importante frullare per alcuni momenti e farne altrettanti di pausa, per evitare di far bruciare il motore del frullatore!</div>
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Il nostro obiettivo è una fase che prende il nome di NASTRO, dalla consistenza simile a quella della maionese e che mantiene i segni che vengono tracciati sulla superficie. Una volta raggiunto fermiamoci subito!</div>
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<span style="font-family: inherit;">5. aggiungiamo nutrienti o additivi</span></h3>
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<span style="font-family: inherit;">Appena si presenta il nastro aggiungiamo gli additivi scelti, che possono essere oli, burri, erbe, fiori secchi e oli essenziali, ma anche coloranti o spezie che possono essere utilizzate per colorare il sapone. Mi raccomando, siate veloci in questo passaggio perchè il sapone rassoda molto velocemente.</span></div>
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<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: inherit;">6. versiamo il sapone negli stampi</span></h3>
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<span style="font-family: inherit;">Gli stampi possono essere di vario tipo, già suddivisi in forme e saponette oppure unici, che poi richiedono il taglio del sapone in saponette più piccole. </span></div>
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<span style="font-family: inherit;">Per aiutarmi a utilizzare tutto il sapone mi aiuto sempre con un leccapentole, da quando me li hanno fatti scoprire ne ho sviluppato una sana dipendenza!</span></div>
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<span style="font-family: inherit;">Versiamo quindi il composto nello stampo (o negli stampi), copriamo il tutto con della pellicola da cucina e poniamolo in un ambiente caldo per 24 ore, avvolto in una coperta: il sapone non si deve raffreddare in fretta.</span></div>
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<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: inherit;">7. sformiamo, tagliamo e lasciamo asciugare</span></h3>
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Una volta trascorse le 24 ore vediamo che consistenza ha il sapone, se è ancora troppo morbido per essere sformato possiamo lasciarlo altre 24 ore al caldo.</div>
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Se invece è pronto per essere sformato possiamo tagliarlo in piccoli pezzi (dove necessario) e metterli tu un vassoio ricoperto di carta assorbente: i nostri saponi adesso hanno bisogno di respirare aria fresca, non chiudiamoli in una scatola o in un armadio, potrebbe essere causa di muffe.</div>
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La stagionatura deve essere di almeno 6 o 8 settimane, ma più il sapone invecchia più migliora, quindi non abbiate paura di lasciarlo a maturare anche più tempo!</div>
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Non è difficile vero? </div>
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Certo è un processo delicato e la soda deve essere maneggiata con cautela, ma con pochi piccoli accorgimenti non avremo nessun tipo di problema, e avremo una produzione di sapone da far invidia a tutti!</div>
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Un ultimo consiglio: non lavate l'attrezzatura il giorno stesso ma fatelo quando sformerete i saponi: in questo modo la reazione di saponificazione è già avvenuta e la pulizia è molto più semplice e rapida!</div>
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Alla prossima </div>
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Babi</h3>
Violafragolahttp://www.blogger.com/profile/06195131896983045773noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6896961244519700142.post-39246712369916238942016-04-10T22:39:00.000+02:002016-04-11T13:33:12.088+02:00Un nuovo inizio...<div style="text-align: justify;">
Mi tremano un po le mani mentre scrivo queste due righe... Mi sembra di essere di nuovo nel 2010, quando per la prima volta mi sono approcciata al web... Quando ho iniziato a pubblicare una serie di fiorellini di feltro, con una fragolina rossa come logo e uno sfondo caotico e pieno di pupazzi!<br />
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<h3 style="text-align: center;">
Chi sono?</h3>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjEmX1EAmqpiozhMHQCalTumXhx3j8E4d7uaj7q9Jo2Pyk_hajwpkOhfmu_Xb_7Qr0AbDGpt7xwGOmDsZAe0FzVO1o9iRIIbI4GWAKMJPhYtDZqd9NBdEhulR5YkI2fQguuj9K19xYk94/s1600/Immagine-profilo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjEmX1EAmqpiozhMHQCalTumXhx3j8E4d7uaj7q9Jo2Pyk_hajwpkOhfmu_Xb_7Qr0AbDGpt7xwGOmDsZAe0FzVO1o9iRIIbI4GWAKMJPhYtDZqd9NBdEhulR5YkI2fQguuj9K19xYk94/s200/Immagine-profilo.jpg" width="193" /></a></div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sono Babi, per anni sono stata <a href="http://filofeltrofantasia.blogspot.it/">filo feltro fantasia</a>, ho iniziato pubblicando rose di feltro, sono passata alla lana cardata, al cucito, all'uncinetto e ai ferri, condividendo con il magico mondo del web le mie scoperte e le mie creazioni. Ho incontrato persone fantastiche, ho conosciuto ragazze che sono diventate vere e proprie amiche, ho fatto esperienze bellissime... fino a che, per una serie di motivi, ho smesso di scrivere, di pubblicare, di condividere...</div>
<div style="text-align: justify;">
Ho lasciato diversi progetti a metà, ho lasciato tutto senza una riga di spiegazione... </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
...adesso però ho deciso di tornare, ma non come filo feltro fantasia, per il semplice fatto che quella non sono più io, la ragazzina che pubblicava fiori di feltro e ne era entusiasta adesso in quei fiori vede mille difetti, adesso sta stretta in un blog così inquadrato...<br />
<br />
<h3 style="text-align: center;">
Perchè violafragola?</h3>
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Perchè se fosse per me vivrei di fragole.<br />
Perchè il mio primo logo è stato una fragola di feltro.<br />
Perchè nulla al mondo mi rappresenta meglio di un fragola. Rigorosamente viola.<br />
Perchè viola è il mio colore.<br />
Ma soprattutto perchè violafragola sono io, più di quanto sia mai stata filo feltro fantasia.</div>
Violafragolahttp://www.blogger.com/profile/06195131896983045773noreply@blogger.com13